Attività 11 - 14 anni

I giovani cambiano il clima che cambia
Progetto finanziato da:

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive
Ai sensi dell’art.4 del DM 21 giugno 2007


CONTESTO E GIUSTIFICAZIONE DEL PROGETTO
Il clima sulla Terra sta cambiando, decisioni condivise ed efficaci per contrastare questa emergenza planetaria tardano ad arrivare. La direttiva europea così detta del 20-20-20 (20% riduzione di emissioni di CO2, 20% incremento efficienza energetica, 20% incremento utilizzo fonti rinnovabili), insieme alle multe per i ritardi su Kyoto, disegna uno scenario che pone l'Italia di fronte ad una grande scelta. Il nostro Paese rischia di essere collocato in una posizione marginale rispetto ai processi di innovazione, imposti dalla crisi energetica e dalla necessità di ridurre le emissioni di CO2. La marginalizzazione dell'Italia metterebbe in moto effetti economici, sociali e culturali direttamente connessi alla coesione sociale alle prospettive di sviluppo del Paese. E perdere non sarebbe solo la qualità ambientale ma tutto il sistema Paese.  Ma come sempre avere coscienza di ciò che accade intorno a noi, delle conseguenze dei propri comportamenti sull’intero sistema favorisce l’impegno verso il raggiungimento di nuove soluzioni a problemi complessi. Per operare questa conversione di civiltà che fermi la febbre del Pianeta possiamo ripensare il modo di produrre energia, di consumarla per muoverci, abitare, lavorare senza dilapidare risorse comuni quali l'acqua, l'aria, la vita sulla Terra.
 L’idea del progetto prende spunto proprio dal bisogno e dal desiderio dei giovani di partecipare, dalla loro esigenza reale e percepita di sentirsi parte della comunità e dell’ambiente in cui vivono ma con una propria autonomia e possibilità di gestione e dalla necessità di confrontarsi tra loro su esperienze e problematiche diverse, anche laddove prevedono sfide difficili come la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici. I giovani in questa fase evolutiva si trovano ad affrontare problemi d’inserimento sociale e culturale in particolare nei casi in cui vi sia minore possibilità di accesso alla cultura e alla conoscenza. Conoscere il proprio territorio, le risorse, le peculiarità e i problemi specifici è uno dei requisiti fondamentali verso la costruzione di una propria identità sociale e di luogo. La consapevolezza del proprio ruolo all’interno di un contesto e degli effetti dei propri comportamenti sullo spazio fisico, sociale e culturale possono divenire gli strumenti privilegiati per lo sviluppo di una cultura della legalità e del rispetto dell’ambiente e conseguentemente della propria qualità della vita.

STRATEGIA E OBIETTIVI

L’idea del progetto nasce da due considerazioni:

·        Il bisogno dei ragazzi di sentirsi parte della comunità ma con una propria autonomia e possibilità di gestione e dall’esigenza di confrontarsi tra loro su esperienze diverse, anche le più difficili.
·        Il riconoscimento internazionale del fenomeno dei cambiamenti climatici legato alla cattiva gestione delle risorse e del territorio.
Strategia
Il  progetto è rivolto a  quella fascia di popolazione appartenente a quell’età comunemente, e limitatamente, chiamata  “adolescenza”. Si tratta di un target particolare, non ancora portatori di diritti costituzionali da maggiorenni ma in qualche modo non più protetto dai diritti dell’infanzia. Una sorta di limbo che porta spesso gli under 18 a non esser considerati se non come caso clinico. Si tratta invece, e il progetto vuole ricordarlo e dimostrarlo, di cittadini attenti e critici in grado, se muniti di giusti strumenti, di dare un enorme contributo di competenze di cittadinanza. Si tratta di persone a cui bisogna dare strumenti per esercitare il proprio diritto alla partecipazione, all’autodeterminazione sociale e culturale. Eppure oltre ad essere soggetto di statistiche su devianze, abuso di alcol o droghe, i ragazzi italiani sono raramente visti come portatori di valori. Eppure sono proprio loro i più attenti ai cambiamenti sociali, i più sensibili alle tematiche ambientali e sociali.
Il progetto prevede l’aggregazione di questi adolescenti, utilizzando strumenti idonei al contesto territoriale, intorno ai temi dei cambiamenti climatici. Il lavoro si svolgerà in parallelo a gruppi di ragazzi di diverse regioni italiane prevedendo azioni di monitoraggio e difesa del territorio. Pur individuando come linee guida del progetto i cambiamenti climatici e le azioni utili a prevenirli o limitarli si lavorerà sul confronto e sulla discussione su temi individuati dai ragazzi stessi da condividere, in alcune fasi, tra i diversi gruppi anche grazie alle nuove tecnologie che consentono una relazione a distanza (blog, e-conference ecc.).
Affrontare tematiche complicate come quelle riguardanti l’inquinamento e il clima richiede un grande numero di informazioni ed una puntuale formazione. Ogni gruppo sarà perciò affiancato da un educatore-facilitatore in grado di accompagnare il confronto del gruppo. Questi operatori saranno coordinati e supportati da un equipe tecnica nazionale.
Ma combattere i cambiamenti climatici, limitando l’eccessivo sfruttamento e lo spreco delle risorse, significa migliorare le condizioni di vita delle persone favorendo il rapporto con il territorio e conseguentemente l’attaccamento ad esso.
Questo ha due valenze:
·        favorire l’inserimento sociale dei soggetti coinvolti e la loro formazione identitaria individuale e collettiva;
·        limitare il disagio e l’isolamento, fattori in grado di favorire azioni e condotte antisociali che possono essere solo singoli o sporadici ma possono trasformarsi in pratica permanente (teppismo, vandalismo altre forme di illegalità).

In quest’ottica il progetto vuole e può essere strumento di educazione e prevenzione per educare ad una cittadinanza attiva e partecipata, basata sull’ambiente e sulla legalità favorendo e rafforzando il legame tra ragazzi e territorio, creando i presupposti per una comunicazione tra i diversi soggetti che compongono la comunità urbana.

 

 

Gli obiettivi


Gli scopi principali del progetto:

  • Rispetto della legalità e promozione della cittadinanza attiva. Un percorso di formazione e autoformazione nonché di condivisione di problemi e soluzioni favorisce il rispetto delle regole e la consapevolezza del ruolo di cittadini disponibili all’azione per il territorio.

  • Promozione del dialogo interculturale, tra diverse culture e diverse generazioni. Solo il confronto tra i diversi soggetti che compongono una comunità (quartiere, paesi, municipi) può gettare le basi per trasformare le differenze in sinergie. La salvaguardia dell’ambiente, sia locale che globale, passa per lo sfruttamento di tutte le competenze, culturali-scientifiche-creative, a disposizione della comunità stessa.


  • Creazione e sviluppo di luoghi di incontro e di socializzazione. La mancanza di spazi autogestiti è riconosciuto come uno dei problemi più grandi del mondo giovanile. Luoghi dove pensare e costruire, dove il percorso non sia già scritto. Il progetto prevede, grazie ai soggetti attuatori territoriali, l’individuazione di luoghi che i ragazzi possano adottare e gestire, per il proprio gruppo ma anche per la cittadinanza tutta. Locali chiusi o spazi verdi ma in ogni caso riferimento fisico per incontri e attività sociali e culturali. Tra le finalità del progetto c’è proprio la creazione di luoghi d’incontro e socializzazione che possono perseguire la loro missione anche oltre i termini del progetto.



ATTIVITA’ PREVISTE

Grazie a momenti il più possibile autogestiti di formazione e informazione, alla presenza costante di uno o più facilitatori, alla possibilità di tenersi in rete i giovani saranno messi nelle condizioni di esplicitare esigenze, aspirazioni e desideri e di poter trovare forme e spazi per renderli collettivi e soprattutto realizzabili.
In una prima fase di monitoraggio del territorio verranno individuati i punti salienti su cui lavorare, i problemi più stringenti e quelli percepiti come prioritari attraverso un ‘attenta lettura dell’area individuata . I ragazzi potranno realizzare, grazie agli strumenti a disposizione e alle competenze acquisite, interviste, reportage fotografici, video inchieste sui disastri ambientali che diverranno il punto di partenza delle loro iniziative orientate alla sensibilizzazione, all’informazione e all’animazione scientifica nelle scuole. I ragazzi,poi, si impegneranno concretamente nella progettazione e nella realizzazione di campagne sulle tematiche ambientali che stanno loro a cuore maggiormente. Da Puliamo il Mondo, la più grande iniziativa mondiale di volontariato che ogni anno vede milioni di persone impegnate per la pulizia di parchi, strade, giardini contro il degrado delle nostre città alla Festa dell’Albero che nell’ultima edizione ha permesso la piantumazione di più di 1.000.000 di alberi con l’obiettivo di ridurre i gas serra e il rimboschimento di aree distrutte dagli incendi; da Nontiscordardimé-Operazione Scuole Pulite che in una sola giornata coinvolge migliaia di ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado nella cura dei propri edifici scolastici per migliorarne qualità, vivibilità e sicurezza, 100 Strade per Giocare che in primavera grazie alla collaborazione con enti pubblici e associazioni no profit chiude strade e piazze al traffico per restituirle al gioco, all’esplorazione, all’incontro e alla socializzazione senza l’invasiva presenza delle automobili.
Le attività previste oltre a rendere i ragazzi protagonisti del cambiamento contribuiranno concretamente alla riduzione delle emissioni di co2 in atmosfera. Ogni singola azione avrà come conseguenza diretta un risparmio di emissioni che verrà annotato grazie ad un contatore virtuale sul sito www.stopthefever.org in questo modo i ragazzi avranno chiaramente idea dei risultati ottenuti per contrastare i cambiamenti climatici grazie al proprio impegno personale e di sensibilizzazione.